Un museo contro la contraffazione a Napoli

La Scarpetta di vera Pelle - Laboratorio di riscrittura e drammatizzazione - Museo del Vero e del Falso

Un museo contro la contraffazione a Napoli

Un museo contro la contraffazione a Napoli

Non solo copia delle grandi firme, la contraffazione è prima di tutto mancato controllo su materiali e mancato rispetto delle regole.

Ne parla su Il Mattino.it il presidente dell’Associazione Museo del Vero e del Falso Luigi Giamundo.

«Imparerai a tue spese che nella vita incontrerai tante maschere e pochi volti»: Pirandello è anche negli oggetti e nel mercato sommerso della contraffazione. Due volti di due mercati paralleli: quello legale e  quello nero del falso con un giro d’affari che muove quasi 7 miliardi di euro l’anno sul nazionale, con un gettito fiscale sottratto all’erario di 1,7 miliardi, stando alle stime del Ministero dello Sviluppo Economico.

Solo nel 2016 sono oltre 26 milioni gli articoli sequestrati e che spesso sfuggono ai controlli nel porto di Napoli attraverso vie europee meno vigilate al punto che «è facile –  secondo Luigi Giamundo, il presidente dell’associazione Museo del Vero e del Falso – trovare merce falsa persino nei negozi senza che i rivenditori ne sappiano nulla».

Così il Museo del vero e del falso promosso dall’omonima associazione partenopea propone fino al prossimo 2 febbraio 2018 una mostra didattica gratuita presso Camera di Commercio di Napoli dal titolo: «Questa non è una sòla! Scarpe, pelletteria e accessori tra fake e rarità«, per sensibilizzare sul tema e fornire gli strumenti attraverso laboratori, vademecum, lezioni di chimica, pièce teatrali e incontri con esperti in collaborazione con la Stazione Sperimentale dell’Industria delle Pelli, l’Unione Nazionale dell’Industria Conciaria, la Smarted (società specializzata in tecnologie dell’educazione), la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Dogane e l’Accademia Imago.

Il progetto dell’associazione nasce nel 2015 ma parte dal lontano 2008 grazie ad alcuni rappresentati del mondo confindustriale campano nella costruzione di una rete tra istituzioni impegnate, sia a livello locale che nazionale.  La mostra è un percorso tra fake e pezzi iconici di moda: il primo prototipo del tacco a spillo, uno speciale stivaletto da danza indossato da Carla Fracci, vere e proprie icone del fashion tout court come i modelli storici delle borse Gucci, Yves Saint Laurent e Louis Vuitton e, ancora, guanti e articoli che esprimono il meglio della manifattura campana si “scontrano” con i falsi sequestrati dalle Forze dell’Ordine, pendenti minacciosi da tronchi d’albero posizionati frontalmente alle vetrine espositive della Sala delle Grida della Camera di Commercio.

 

Fonte: Il Mattino