MODA: A NAPOLI UNA MOSTRA TRA FAKE E PEZZI STORICI. AL VIA “QUESTA NON È UNA SÒLA”

Questa non è una sòla | Museo del Vero e del Falso

MODA: A NAPOLI UNA MOSTRA TRA FAKE E PEZZI STORICI. AL VIA “QUESTA NON È UNA SÒLA”

Camera di Commercio – Piazza Bovio 

Napoli, 17 novembre 2017. Simboli indiscussi del Made in Italy nel mondo, scarpe borse e guanti sono tra gli articoli più contraffatti in assoluto. Un danno tanto più grave per la Campania, che vanta un polo produttivo nei settori conciario e calzaturiero che conta più di 400 imprese per circa 14mila addetti. Un patrimonio minacciato dal mercato sempre più pervasivo dei falsi.

Dopo il successo della mostra didattica sui fake nel mondo dei giocattoli realizzata presso il Complesso conventuale di San Domenico Maggiore di Napoli (oltre 10mila visite da dicembre 2016 a marzo 2017), l’Associazione Museo del Vero e del Falso prosegue la sua azione di sensibilizzazione sui valori della legalità e della sicurezza dei consumatori con “Questa non è una sòla. Scarpe, pelletteria e accessori tra fake e rarità”, percorso didattico sulla contraffazione nella pelletteria e nel calzaturiero, in programma dal 17 novembre 2017 al 2 febbraio 2018 presso la “Sala delle Grida” della Camera di Commercio di Napoli.

Impreziosita da una selezione di modelli di calzature femminili che hanno fatto la storia del Novecento messa a disposizione da Assocalzaturifici, da una collezione di guanti d’epoca forniti dalla Fondazione Mondragone di Napoli ed arricchita da laboratori didattici curati da Unic-Linea Pelle e dallaStazione Sperimentale Industria Pelli e giochi interattivi sviluppati ad hoc da Smarted, Spin-off della Federico II, la mostra è stata inaugurata oggi, venerdì 17 novembre, presso la Camera di Commercio di Napoli, in occasione del PMI DAY 2017 promosso da Piccola Industria Confindustria e dedicato quest’anno proprio al fenomeno della contraffazione. Il bello si contrappone al fake frutto dei sequestri messi in campo dalle forze dell’ordine e forniti dalla Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane.

 “Abbiamo deciso di declinare il format ormai consolidato della mostra didattica – afferma Luigi Giamundo, presidente dell’Associazione del Vero e del Falso – su un settore particolarmente caro al Made in Italy e al territorio a cui apparteniamo.  Il polo della concia di Solofra e quello calzaturiero di Grumo Nevano-Aversa rappresentano un’eccellenza internazionale. Ma non è solo un’attività semplicemente illustrativa quella che andiamo a creare di volta in volta ma un messaggio forte e chiaro alla società ed alle istituzioni competenti che le nostre produzioni vanno difese con forza. Per questo il Museo si pone come soggetto di dialogo e di strumento di espressione delle imprese italiane contro i meccanismi nocivi e dannosi della concorrenza sleale che attori irregolari svolgono sui mercati ogni giorno a danno delle nostre imprese e della cittadinanza”.

“Non è solo una questione economica – conclude Giamundo –  che incide si sulle imprese ma anche sulle tasche degli italiani perché l’irregolarità toglie posti di lavoro, ma la contraffazione impatta soprattutto sulla nostra salute. Su questi temi avvieremo una significativa azione di sensibilizzazione coinvolgendo prima di tutto scuole e famiglie con una serie di incontri e laboratori didattici animati da esperti del settore”.

LABORATORI DIDATTICI  

Come leggere un’etichetta? In che modo distinguere materiali scadenti e pericolosi?  Per capire le differenze tra prodotti di qualità e prodotti irregolari, il percorso espositivo è animato da quattro postazioni curate dalla Stazione Sperimentale dell’Industria delle Pelli (SSIP), dall’Unione Nazionale dell’Industria Conciaria (UNIC), da Smarted (spin-off della Federico II) e, insieme, dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle Dogane.

Le attività laboratoriali saranno attivate durante le visite di scolaresche e inizieranno il prossimo 5 dicembre

UN PERCORSO TRA FAKE E PEZZI STORICI

Il primo prototipo del tacco a spillo, uno speciale stivaletto da danza indossato da Carla Fracci, vere e proprie icone del fashion tout court come i modelli storici delle borse Gucci, Yves Saint Laurent e Luis Vitton e, ancora, guanti e articoli che esprimono il meglio della manifattura campana si “scontrano” con i falsi sequestrati dalle Forze dell’Ordine, pendenti minacciosi da tronchi d’albero posizionati frontalmente alle vetrine espositive della Sala delle Grida della Camera di Commercio. Promossa e curata dall’Associazione Museo del Vero e del Falso, la mostra didattica “Questa non è una sòla.

In contrapposizione con il significato profondo dell’immagine stessa dell’albero, simbolo universale della vita, raffigurante in tutte le culture significati legati alla nascita e all’energia vitale, i falsi rappresentano qui l’esito di un “deviato” ciclo vitale che ha come risultato un “frutto marcio” perché alimentato unicamente dalla illegalità della contraffazione.

Il percorso “Questà non è una sòla” è arricchito da immagini, proiezioni, nozioni e laboratori ed è rivolto principalmente alle scuole per diffondere, informare, sensibilizzare le nuove generazioni sui danni e le conseguenze negative che comportano l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti illegali.

La mostra sarà aperta da venerdì 17 novembre 2017 al 2 febbraio del 2018. Ingresso gratuito.

Alla realizzazione della mostra hanno collaborato: Assocalzaturifici, in collaborazione con l’Associazione Culturale Colosseum, per l’esposizione delle calzature storiche, Calpierre srl per le calzature Calpierre,Della Pia srl per le calzature Dei Mille e per Ernesto Esposito, Mario Valentino spa per le calzature Mario Valentino, Roger srlMelluso Calzature di Beniamino Melluso &C. per le calzature Melluso, Russo di Casandrino spa per le pelli esposte, UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria) per le borse Louis Vuitton, Gucci, Yves Saint Laurent originali esposte e per il laboratorio didattico, My Choice srl per le borse My Choise, Fondazione Mondragone di Napoli per la collezione storica dei guanti prodotte da aziende napoletane.

FAKE, L’ITALIA PAGA IL PREZZO PIU’ ALTO

 L’Italia è il Paese europeo che paga il prezzo più alto al mercato del falso con quasi 7 miliardi di euro all’anno di mancate vendite e 100mila posti di lavoro bruciati. E’ il valore di una vera e propria “manovra finanziaria” se si considera che questi numeri si riferiscono al solo circuito abbigliamento-calzature, cosmetici, articoli sportivi, borse, giocattoli e gioielleria.

Il mercato del fake in Italia

– 6,9 miliardi: valore del mercato del falso in Italia

– 1,7 miliardi: gettito fiscale sottratto all’erario

– 18,6 miliardi: aumento della produzione interna senza contraffazione

– 100mila occupati in meno (posti di lavoro sottratti all’economia legale)

– 26 milioni: articoli sequestrati nel 2016

I prodotti più contraffatti

1) Abbigliamento e accessori: valore sul mercato nazionale del fake stimabile in 2,2 miliardi di euro, pari al 32,5% del totale

2) Audiovisivi: valore pari a quasi 2 miliardi (il 28,5% del totale)

3) Prodotti alimentari:  valore di 1 miliardo di euro, pari al 14,8% del totale

4) Cellulari e componenti: valore di 732 milioni di euro (il 10,6% del totale

5) Orologi e dei gioielli: vale oggi 402 milioni di euro (il 5,8% del totale)

6) Materiale informatico (hardware per computer, schede di memoria, chiavette Usb): valore di 282 milioni di euro (4,1% del totale)

 

L’ASSOCIAZIONE MUSEO DEL VERO E DEL FALSO

Allo scopo di rendere cittadini, consumatori e soprattutto le nuove generazioni attori in prima linea nella lotta alla contraffazione, nasce nel 2015 l’“Associazione Museo del Vero e del Falso”. Il progetto è il frutto dell’impegno profuso già dal 2008 da alcuni rappresentati del mondo confindustriale campano nella costruzione di una rete tra istituzioni impegnate, sia a livello locale che nazionale.