Laboratori anti-fake tra scienza, pelletteria e fiabe

Contraffazione: Laboratori anti-fake a Napoli

Laboratori anti-fake tra scienza, pelletteria e fiabe

Laboratori anti-fake tra scienza, pelletteria e fiabe
Al via i laboratori didattici della mostra “Questa non è una sòla!”

Napoli, 5 dicembre 2017 – 26 gennaio 2018
Camera di Commercio – Piazza Bovio

Saper distinguere materiali scadenti da quelli originali e sicuri, imparare a leggere le etichette di prodotti che usiamo ogni giorno, scoprire i mille segreti di uno dei materiali in assoluto più rispettosi dell’ambiente. Tra lezioni di chimica, pièce teatrali e incontri con esperti, la mostra didattica “Questa non è una sòla! Scarpe, pelletteria e accessori tra fake e rarità” offre a studenti e curiosi una serie di appuntamenti per saperne di più sui pericoli della contraffazione nel settore calzaturiero e della pelletteria, tra le eccellenze della manifattura italiana nel mondo.

Ad animare i laboratori didattici sono la Stazione Sperimentale dell’Industria delle Pelli (SSIP), l’Unione Nazionale dell’Industria Conciaria (UNIC), la Smarted (società specializzata in tecnologie dell’educazione), la Guardia di Finanza, l’Agenzia delle Dogane e l’Accademia Imago.
Gli appuntamenti, aperti a tutti, coinvolgeranno centinaia di ragazzi di Istituti di formazione superiore della Campania e non. Hanno già preso parte ai primi incontri l’Itis “Leonardo da Vinci” di Napoli, l’Iis “Attilio Romanò” di Napoli, l’Accademia Costume & Moda di Roma e la l’Istituto Isabella D’Este Caracciolo di Napoli.

“Dietro un prodotto contraffatto – sottolinea Luigi Giamundo, presidente dell’Associazione Museo del Vero e del Falso – si nascondono pericoli per i consumatori e danni per tutto il sistema economico. Attraverso questi laboratori intendiamo contribuire ad accrescere la consapevolezza su un fenomeno che minaccia chi sta dalla parte delle regole. La rete di attori imprenditoriali e istituzionali che si stanno consolidando intorno al nostro progetto ci incoraggia a proseguire con determinazione su questa strada”.

Insieme ai ricercatori della Stazione Sperimentale dell’Industria delle Pelli (Ssip) verranno offerte una serie di attività seminariali specialistiche e workshop tematici focalizzati sull’analisi delle criticità connesse al processo produttivo conciario, nonché sulle tecniche di monitoraggio diagnostico del processo.

Negli appuntamenti di gennaio, il direttore della Stazione Sperimentale Pelli Edoardo Imperiale presenterà inoltre i programmi di ricerca della Stazione, mentre il 25 gennaio verrà illustrato il Progetto Politecnico del Cuoio attraverso cui promuovere iniziative finalizzate a favorire il consolidamento, lo sviluppo e la diffusione della cultura tecnica del materiale.

Gli esperti dell’Unione Nazionale dell’Industria Conciaria (Unic) approfondiranno le tematiche relative alla tutela dei termini pelle e cuoio e contrattazione dei marchi Vera-Pelle Vero-Cuoio e illustreranno le eccezionali caratteristiche chimico-fisiche del cuoio e della pelle.
Insieme alla Guardia di Finanza e agli esperti dell’Agenzia delle Dogane i visitatori potranno scoprire i principali metodi di contraffazione di scarpe e borse e le mille strade con cui i “pezzotti” arrivano sul mercato.

Infine, in una sorprendente composizione narrativa, ideata da Massimo Doriani e condotto dalle dott.sse Alexandra Palamidesi e Maria Vitiello dell’Accademia Imago, diverse storie si trasformeranno in un laboratorio sul tema della contraffazione e legalità. “La scarpetta di vera pelle” è il primo laboratorio basato su tecniche di fiabazione e drammatizzazione della favola di Cenerentola, riscritta e reinterpretata, per far lavorare ragazzi delle scuole superiori sul tema della contraffazione.

Basati su sistemi di intelligenza artificiale, arricchiscono il percorso espositivo anche dei giochi interattivi sviluppati da Smarted, società specializzata in nuove tecnologie per la cognizione. Grazie a una semplice tavoletta su cui poggiare scarpe autentiche e contraffatte, il sistema aiuterà i visitatori, soprattutto i più piccolini, a distinguere i prodotti veri da quelli falsi.

Un percorso tra fake e pezzi storici

Promossa dall’Associazione Museo del Vero e del Falso, la mostra è in programma fino al prossimo 2 febbraio presso la Sala delle Grida della Camera di Commercio di Napoli.

Il primo prototipo del tacco a spillo, uno speciale stivaletto da danza indossato da Carla Fracci, vere e proprie icone del fashion tout court come i modelli storici delle borse Gucci, Yves Saint Laurent e Louis Vuitton e, ancora, guanti e articoli che esprimono il meglio della manifattura campana si “scontrano” con i falsi sequestrati dalle Forze dell’Ordine, pendenti minacciosi da tronchi d’albero posizionati frontalmente alle vetrine espositive della Sala delle Grida della Camera di Commercio.
In contrapposizione con il significato profondo dell’immagine stessa dell’albero, simbolo universale della vita, raffigurante in tutte le culture significati legati alla nascita e all’energia vitale, i falsi rappresentano qui l’esito di un “deviato” ciclo vitale che ha come risultato un “frutto marcio” perché alimentato unicamente dalla illegalità della contraffazione.

Il percorso “Questà non è una sòla” è arricchito da immagini, proiezioni, nozioni e laboratori ed è rivolto principalmente alle scuole per diffondere, informare, sensibilizzare le nuove generazioni sui danni e le conseguenze negative che comportano l’acquisto e l’utilizzo dei prodotti illegali.

Alla realizzazione della mostra hanno collaborato: Assocalzaturifici in collaborazione con l’Associazione Culturale Colosseum, Calpierre srl per le calzature Calpierre, Della Pia srl per le calzature Dei Mille e per Ernesto Esposito, Mario Valentino spa per le calzature Mario Valentino, Roger srl, Melluso Calzature di Beniamino Melluso &C. per le calzature Melluso, Russo di Casandrino spa per le pelli esposte, UNIC (Unione Nazionale Industria Conciaria) – LINEAPELLE per le borse Louis Vuitton, Gucci, Yves Saint Laurent originali esposte e per il laboratorio didattico, My Choice srl per le borse My Choise, Fondazione Mondragone di Napoli per la collezione storica dei guanti prodotte da aziende napoletane.

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