29 Ott Contraffazione e Italian Sounding: Confindustria in prima linea
Contraffazione e Italian Sounding: Confindustria in prima linea nella sensibilizzazione delle giovani generazioni
Grazie ad un lavoro costante di sensibilizzazione è stata indetta dal Consiglio Nazionale Anticontraffazione la “Giornata Nazionale per la lotta alla contraffazione e all’Italian sounding per gli studenti” che ricade quest’anno il 29 ottobre 2019 e che si è svolta a Bari, presso l’Auditorium Legione Allievi Finanzieri. L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Gruppo Tecnico Made in di Confindustria, che nell’ambito del Consiglio Nazionale per la Lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding ha proposto un Protocollo d’intesa, sottoscritto insieme al Mise, Maeci, Miur, Mibac, Min. Salute. La Giornata, sarà replicata a cadenza annuale e caratterizzata da iniziative ed eventi rivolti alle scuole del territorio nazionale e scuole italiane all’estero.
Numerose le scuole coinvolte oggi in tutta la Campania. Gli studenti sono protagonisti di spettacoli teatrali ideati per il progetto ministeriale LC Education e dedicati ai danni della contraffazione e dell’Italian Sounding, dibattiti e confronti diretti con le forze dell’ordine per creare occasioni di confronto e riflessioni di tutte quelle che sono le conseguenze negative dei fenomeni contraffattivi e rendere i giovani maggiormente responsabili nel momento dell’acquisto dei prodotti.
“Il progetto nasce da lontano” spiega Luigi Giamundo, componente del Gruppo Tecnico Made in di Confindustria, coordinatore della Commissione Moda&Fashion di Confindustria Campania e Presidente del Museo del Vero e del Falso “e nasce in Campania, da quando nel 2010 come Commissione Moda abbiamo promosso incontri con le forze dell’ordine territoriali e le istituzioni nazionali competenti in materia, in primis la DG Lotta alla contraffazione del MISE per richiamare l’attenzione e porre un faro sul fenomeno contraffazione. Contraffazione intesa non solo come copia di marchi famosi ma contraffazione legata anche all’italian sounding e al mancato rispetto delle regole di sicurezza e qualità dei prodotto. Perché questo è stato il nostro campanello di allarme. Ci sono tante piccole e medie imprese che si impegnano ogni giorno a produrre secondo le regole di sicurezza e salubrità del prodotto e dei luoghi di lavoro e che da anni subiscono la concorrenza sfacciata e dilagante di imprese che producono senza regole, sfruttando la manodopera, in luoghi insalubri e con l’utilizzo di materie prime di dubbia provenienza”.
Dati OCSE e CENSIS evidenziano che la contraffazione minaccia la competitività delle imprese e provoca ingenti costi economici e sociali. A livello globale rappresenta il 3,3% degli scambi per un valore di 460mld di euro. L’Italia è il Paese Ue che paga il prezzo più alto: il fatturato illecito è quantificato in oltre 7mld di euro, altrettanti di perdite erariali e oltre 100.000 posti di lavoro sottratti all’occupazione legale. Federalimentare, al contempo, sottolinea come il Made in Italy alimentare deve fronteggiare pratiche sleali quali l’Italian Sounding, fenomeno principalmente sentito nei mercati internazionali, che danneggia l’immagine dei prodotti autenticamente italiani ed il cui fatturato è stimato in oltre 90mld di euro.
“Questi dati” prosegue Luigi Giamundo “rendono l’idea della perdita di ricchezza di cui il nostro Paese potrebbe godere e che invece ogni giorno ci facciamo portare via. Tutto ciò però non viene ben percepito dal consumatore finale che, tratto in inganno, pensa di acquistare un prodotto originale in buona fede e torna a casa con un prodotto contraffatto e non sicuro. È per questo che da diversi anni stiamo promuovendo, attraverso il Museo del Vero e del Falso, campagne di informazione, rivolte soprattutto alle giovani generazioni ed è per questo che stiamo lavorando per dare una nuova sede fisica al Museo che verrà presto realizzata al centro di Napoli”.
Napoli, 29 ottobre 2019